Il trattamento magnetoterapico consiste nell’applicazione di un campo magnetico a bassa o alta frequenza. Funziona con un principio terapeutico semplice, riconducibile alla grande quantità di acqua contenuta nel corpo. Le molecole dell’acqua, con spiccate caratteristiche dipolari, in presenza di campi magnetici alternati oscillano effettuando un micro massaggio che facilita l’eliminazione dei rifiuti metabolici.
Controindicazioni alla Terapia con Onde Elettromagnetiche
Gravidanza, pazienti con patologie cardiologiche, neurologiche, stati tumorali estesi, pazienti portatori di pacemaker. In questi casi l’utilizzo di tali terapie deve avvenire sempre sotto stretto controllo medico.
Magnetoterapia a bassa frequenza
Associa un campo magnetico di elevata intensità (oltre 20 Gauss) ad una bassa frequenza (tra 6 e 100 Hertz) ed è particolarmente indicata nei ritardi di calcificazione ossea (causata da traumi, interventi chirurgici, osteoporosi). Viene altresì utilizzata in caso di artrite, artrosi, contratture, lombalgia, sciatalgia, cefalea, ulcere varicose, periartrite scapolo omerale, distorsioni. La singola applicazione, della durata di almeno 30 minuti (meglio se alcune ore), deve essere eseguita da una a più volte al giorno, per 15 giorni o più, in modo da ottenere risultati durevoli nel tempo.
Magnetoterapia ad alta frequenza
Associa un campo magnetico di bassa intensità (misurata in milliWatt) ad una frequenza alta (tra 18 e 900 MHz) ed è particolarmente indicata nella terapia antalgica, nei ritardi di cicatrizzazione, edemi e in generale per le patologie dei tessuti molli. La differenza tra Magnetoterapia ad alta frequenza e Tens è nell’azione prevalente a livello nervoso (Tens) o sulla struttura cellulare (Magneto).