La DISPEPSIA, detta anche CATTIVA DIGESTIONE, provoca un fastidio o disagio, transitorio o persistente nel tempo,localizzato nella parte alta dell’addome. Questo disagio è percepito in modo soggettivo con sintomatologie differenti.
Le persone che riferiscono di soffrire di disturbi della digestione sono oggi in numero sempre maggiore: la maggior disponibilità di cibo, la grande distribuzione di alimenti lavorati e preconfezionati, l’abitudine a consumare pasti frettolosi e poco salutari hanno cambiato drasticamente le nostre abitudini alimentari, con conseguente aumento dei problemi gastrointestinali.
Qual’è il sintomo prevalente?
Per affrontare al meglio questo disturbo è importante far riferimento al sintomo prevalente, cioè il fastidio che il paziente percepisce come più frequente. Si possono verificare tre situazioni principali:
- GONFIORE localizzato verso la bocca dello stomaco,accompagnato anche da NAUSEA, DIGESTIONE LENTA e ERUTTAZIONI: compare dopo i pasti e indica la difficoltà dello stomaco a svuotarsi dal cibo ingerito.
- BRUCIORE localizzato alla bocca dello stomaco, con RIGURGITO ACIDO che sale verso la gola: alla base del problema c’è un reflusso acido gastrico dallo stomaco.
- DOLORE, anche associato a bruciore a livello epigastrico: in questo caso si parla di dispepsia simil ulcerosa
Localizzazione del sintomo:
- Sintomi percepiti sopra l’ombelico, centralmente,sono riferibili a dispepsia
- Dolore dietro lo sterno è correlabile al reflusso gastroesofageo
Possibili cause:
- Stili di vita ed Alimentazione: pasti disordinati ed abbondanti, consumo frettoloso del pasto, assunzione di cibi ricchi di grassi o irritanti per la mucosa gastrica, eccessivo consumo di alcool, fumo di sigaretta, stress, obesità, aumento di peso.
- Farmaci: uso frequente di antinfiammatori(FANS) e farmaci potenzialmente gastrolesivi (ACE inibitori, calcio antagonisti, bifosfonati, ferro, metformina, metronidazolo, steroidi, teofillina. Se questi farmaci sono prescritti per patologie croniche, è necessario consultare sempre il proprio Medico.
- Patologie in atto: gastriti, infezioni da Helicobacter pylori, ulcera gastroduodenale, malattia da reflusso gastroesofageo, celiachia, calcolosi della colecisti e delle vie biliari. Se il disturbo digestivo compare in soggetti che presentano già una di queste patologie, è necessario consultare il proprio Medico.
ALCUNE SEMPLICI NORME SU ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA POSSONO RIVELARSI UTILI PER ALLEVIARE I SINTOMI, PROMUOVERE UNA PIU’ RAPIDA GUARIGIONE DAL DISTURBO E RENDERE PIU’ EFFICACE IL TRATTAMENTO IN CASO DI PROBLEMATICHE GASTRICHE
- Evitare pasti abbondanti e frettolosi, Masticare bene
- Assumere cibi cotti adeguatamente e con metodi semplici: al forno, al vapore, al microonde.
- Utilizzare il più possibile prodotti naturali e non elaborati, evitare i prodotti industriali.
- Limitare il consumo di grassi, agrumi, aceto, pomodori, fritti, aglio, cipolla, menta, anice, caffè, cioccolato.
- Moderare l’uso di bevande alcoliche.
- Sospendere il fumo.
- Attendere almeno 2 ore dopo il pasto prima di coricarsi.
- Evitare l’intensa attività fisica dopo il pasto
DA SAPERE!! il latte può temporaneamente attenuare l’acidità gastrica, ma successivamente la stimola
DA SAPERE!! compilare un DIARIO ALIMENTARE (alimenti assunti nel corso della giornata associati ad eventuale insorgenza di un disturbo digestivo) può essere d’aiuto per eliminare i cibi potenzialmente responsabili del problema.