Sintomi e segni dell’insufficienza venosa
Molto importante in questa, come in altre patologie, prestare attenzione ai segnali che ci invia il nostro corpo: riconoscere i primissimi sintomi(gambe gonfie e stanche) ci permette di intervenire quando il danno è facile da gestire e non è ancora irreversibile. Il gonfiore alle caviglie è uno dei problemi più diffusi, spesso causato da posizioni statiche scorrette (in piedi o seduti per molte ore) oppure da sovrappeso ed obesità, prolungato utilizzo di diuretici e insufficienza venosa ereditaria. Altri fattori di rischio sono sedentarietà, gravidanze ripetute, abbigliamento non adeguato, anomalie ortopediche, stipsi. Soggetti da monitorare sono anche coloro che soffrono di frequenti crampi notturni e pazienti diabetici.
Test per la valutazione dell’insufficienza venosa
E’ possibile valutare lo stato di salute delle vene con un test non invasivo (reografia a luce riflessa) che è possibile eseguire periodicamente presso di noi
Calze a compressione graduata per un’efficace prevenzione
Le calze elastocompressive esercitano una pressione graduata sulle pareti vasali, permettendo alle valvole di chiudersi senza fatica. Accelerando il flusso di ritorno verso il cuore, il sangue ristagna sempre meno nelle gambe, permettendo ai vasi di mantenere la loro elasticità.
Addio vecchia calza elastica
Da tempo ormai la terapia compressiva è associata a comfort ed eleganza, colori moda e prodotti fashion. L’inverno offre collant in microfibra e bioceramica: caldi, morbidi ed utili per tenere “sotto controllo” la cellulite. In estate le gambe, affaticate dal caldo, saranno ancora più esposte alla sofferenza venosa: mai più senza collant infradito freschi e naturali, calze autoreggenti a punta aperta eleganti e femminili.