In Italia una persona su cinque soffre di disturbi del sonno, che spesso provocano depressione, stanchezza diurna, peggioramento di qualità della vita. Sicuramente le cause sono molteplici, ma recentemente si è riscontrata un’associazione con abitudini alimentari scorrette.
L’eccessivo consumo di proteine durante la cena può provocare riduzione della sintesi della serotonina ,un neurotrasmettitore che regola tono dell’umore, appetito e corretto funzionamento del ciclo del sonno. Conseguente alla diminuzione della serotonina, aumenta la produzione di adrenalina, che incrementa lo stato di allerta dell’organismo e rallenta la digestione. Il risultato è una maggior difficoltà nell’addormentarsi,associata anche a sintomi gastroenterici quali reflusso e nausea, soprattutto se intercorre poco tempo tra la cena e il momento di coricarsi.
Il riposo notturno può essere disturbato ed alterato anche da cibi piccanti, aromi quali paprika e curry, alcolici , alimenti contenenti sostanze ad azione eccitante (caffè, tè, cioccolato, coca cola, ginseng) oppure ricchi in sodio e glutammato di sodio (insaccati, formaggi stagionati, snack salati).
Molte scelte alimentari inadeguate, spesso dovute ad orari irregolari dei pasti (es. nei lavoratori che svolgono turni diurni e notturni ) e insufficienti tempi di riposo, possono originare la combinazione dei disturbi del sonno associati a disturbi dell’alimentazione che porta alla NES o Sindrome dell’alimentazione notturna. La NES induce spuntini serali e notturni ricchi in carboidrati, finalizzati a ristorare il sonno disturbato.
Gli interventi sullo stile di vita possono migliorare i disturbi del sonno,quando sono mirati al controllo del peso, aumento dell’attività fisica ( nelle ore diurne ) e modifica dell’alimentazione. Infatti a livello dietetico è molto utile evitare cene abbondanti e ricche in proteine e grassi saturi, poichè provocano una maggior secrezione di succhi gastrici con conseguente bruciore gastrico. Nelle ore serali è utile assumere alimenti velocemente digeribili, preferendo i carboidrati e diminuendo i grassi. Infatti pasta, pane, riso e carni bianche contengono triptofano (precursore della serotonina, il neurotrasmettitore responsabile anche del corretto funzionamento del ciclo del sonno) e vitamine B1 e B6, che rientrano nel meccanismo di sintesi della serotonina.