La costipazione è un disturbo caratterizzato da un rallentato movimento intestinale che causa difficoltà nella defecazione.
A quasi tutti capita, almeno una volta nella vita, di accusare stitichezza. La frequenza dei movimenti intestinali varia molto da persona a persona: il 90% delle persone defeca da tre volte in un giorno a una volta ogni tre giorni. Se l’assenza di movimento intestinale persiste per più di 4 giorni si può cominciare a parlare di stitichezza.
La stitichezza si presenta soprattutto nelle persone anziane (e in modo prevalente nelle donne): questo è molto probabilmente il risultato di uno stile di vita sedentario, di una assunzione di liquidi diminuita, da una cattiva alimentazione.
Per far fronte a questo disagio, un approccio interessante è quello di integrare la propria dieta con lo Psillo. A differenza di molti altri lassativi, come erbe (irritanti) e in parte i lassativi osmotici (che a lungo andare causano gonfiore e assuefazione), lo Psillo è un regolatore intestinale non invasivo.
Si definisce Psillo la buccia (o cuticola) ed il seme derivati dalla Plantago Ovata, pianta della famiglia delle Plantaginacee. Grazie alla sua potente capacità di formare un gel in acqua è classificato come fibra mucillaginosa. Questo fa sì che lo Psillo risulti utile per regolarizzare il transito intestinale, contribuendo al normale volume e consistenza delle feci e favorendo inoltre l’equilibrio della flora batterica intestinale.